
Autore: Franco Gironimo
Data di pubblicazione: 07 aprile 2025
TRUMP, I DAZI E LE CENERI GIORNALISTICHE.
In più di 26 anni di professione ho sentito tante volte di “miliardi bruciati” nelle famose giornate nere di Borsa.
Poi però ho sempre assistito a silenziose e rigogliose rinascite di miliardi, forse grazie al provvidenziale intervento dell’Araba Fenice, l’uccello mitologico simbolo dei cicli di “morte e rinascita”.
In realtà non si brucia nulla, scende il valore dei titoli. Quando la borsa recupera, quei miliardi bruciati rientrano. Non è l’apocalisse, si
chiama volatilità e fa parte delle regole.
TRUMP E IL SUO TEOREMA
Ma perché il presidente degli Stati Uniti ha messo i dazi?
- La sua teoria è che la globalizzazione è stata gestita senza regole e senza limiti, portando la produzione verso paesi a basso costo, Cina in primis. E su questo può non avere tutti i torti. Il suo obiettivo è riportare la produzione negli Stati Uniti.
- Mettendo i dazi e usandoli come arma negoziale, spaventa il mercato nel breve termine per ottenere concessioni nel lungo. Funzionerà? Nel frattempo, i mercati scendono perché prevedono una recessione a breve a causa appunto dei dazi.
- Il metodo di calcolo dei dazi è “particolare” per usare un eufemismo. Tiene conto del disavanzo commerciale americano calcolato sui beni, ma non tiene conto dei servizi (come si calcola abbonamento a Netflix o Amazon Prime?)
Quali sarebbero le conseguenze nel breve?
- Oltre a negoziare, vuole spingere la FED ad abbassare i tassi. In questo modo pagherà meno interessi sul suo debito in scadenza (risparmiando sui tassi di interesse)
- Con i dazi potrebbero aumentare le entrate (ed abbassare le tasse agli americani)
- Abbassamento dei tassi farebbe ripartire il mercato azionario (per questo ha detto che diventeranno tutti ricchi).
Quanto durerà?
La mia modesta opinione è non a lungo.
- Gli americani, essendo storicamente e culturalmente esposti ai mercati finanziari azionari, non possono sopportare situazioni simili per molto tempo. I fondi Pensione e i risparmi degli americani sono investiti per la maggior parte in azioni.
- La Fed potrebbe tenere conto anche di questo nella decisione sui tassi, con un occhio sempre all’inflazione.
- L’operazione può avere effetti negativi anche per le stesse aziende americane che producono all’estero. La Nike per esempio produce le sue scarpe in Vietnam per pochi dollari.
CONCLUSIONE
Trump ha dimostrato di essere più un affarista che un politico (nel senso nobile del termine, supposto che ne esistano). Si è fatto la sua “crypto” ed in pochi giorni ci ha guadagnato solo lui. Inoltre i mercati vivono di aspettative e anche un tweet può condizionare i mercati nel breve periodo. Ma questa situazione non sarà sostenibile per lungo tempo, le cose si aggiusteranno come sempre e come si è visto nel passato (potete scrivermi per avere grafici e informazioni).
I mercati azionari sono l’incontro tra chi ha pazienza e chi non ne ha. In tempo di incertezza, chi mantiene la calma ha un enorme vantaggio.
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